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Pensionati: dove andare dopo lo stop di Portogallo

Dove andare dopo lo stop di Portogallo. Dove si paga meno tasse

Tasse - paradisi fiscali

Alternative fiscali per pensionati italiani

A partire da gennaio 2024, il governo portoghese ha annunciato la revoca delle agevolazioni fiscali precedentemente offerte ai pensionati stranieri che avevano scelto di trasferirsi nel paese.

Il Portogallo ha detto stop a una fase di agevolazioni fiscali che, negli ultimi anni, ha reso il Paese lusitano un autentico paradiso per numerosi pensionati italiani. Questi ultimi hanno potuto godere di esenzioni fiscali mentre si stabilivano a Lisbona e nei suoi dintorni, percependo il loro assegno previdenziale. Tuttavia, il governo portoghese ha annunciato la fine di queste agevolazioni a partire da gennaio 2024. È stato specificato che il regime di esenzione rimarrà valido per i pensionati che avevano già ottenuto tale beneficio.

Stop alle agevolazioni fiscali

Dal 1983, un accordo tra Italia e Portogallo ha garantito la prevenzione della doppia imposizione fiscale, consentendo così ai cittadini italiani trasferiti in Portogallo di pagare le tasse solo nel paese in cui risiedono. Nel 2009, con l’obiettivo di attrarre investimenti stranieri, il governo portoghese ha introdotto un regime di esenzione fiscale per i pensionati provenienti dall’estero, a condizione che risiedessero nel paese per almeno 6 mesi (anche non consecutivi) e dimostrassero di aver acquistato una casa o stipulato un contratto di affitto.

Questa opportunità di evitare il pagamento delle tasse in uno stato con un costo della vita relativamente basso ha attirato notevole interesse tra coloro che erano disposti a cambiare vita, portando a circa 10.000 cittadini, principalmente francesi, britannici e italiani, che hanno sfruttato questa opportunità. La maggior parte di loro ha scelto di stabilirsi nelle vicinanze di Lisbona e nell’Algarve.

Tuttavia, l’incremento dei trasferimenti dall’estero ha avuto un effetto collaterale, causando un aumento significativo dei prezzi nel mercato immobiliare, a scapito dei residenti. Secondo uno studio della Fondazione portoghese Francisco Manuel dos Santos, tra il 2012 e il 2021, i prezzi delle case in Portogallo sono aumentati del 78%, rispetto al 35% dell’intera Unione Europea.

A partire dal 2020, il governo portoghese ha iniziato a ridimensionare l’esenzione fiscale totale per i pensionati stranieri, stabilendo un’aliquota fissa del 10%. Ora, la decisione è stata presa di eliminare completamente questa agevolazione fiscale a partire dall’anno prossimo. Il primo ministro portoghese, Antonio Costa, ha giustificato questa decisione sostenendo che mantenere le esenzioni fiscali in futuro sarebbe considerato un’ingiustificata misura di ingiustizia fiscale e un contributo indiretto all’aumento dei prezzi nel mercato immobiliare.

Opzioni per Pensionati senza Tasse: quali possibili alternative.

I connazionali italiani con le valigie pronte per godersi la loro pensione in Portogallo dovranno ora riconsiderare i loro piani, ma il governo di Lisbona non è l’unico ad aver introdotto vantaggi fiscali per i pensionati provenienti dall’estero.

Un’alternativa interessante è Malta, che offre una tassazione agevolata con un’aliquota fissa del 15% sui redditi da pensione provenienti dall’estero. Tuttavia, questo regime fiscale è soggetto al rispetto di determinati requisiti di cittadinanza e a regole rigorose relative al possesso di immobili o alla sottoscrizione di contratti di affitto.

Anche in Grecia, esistono dettagliati criteri simili, con una tassazione fissata al 7% per 15 anni. Questa politica fiscale è stata oggetto di confronto tra Grecia e Portogallo riguardo alle tasse sui pensionati stranieri.

In Slovacchia, gli assegni previdenziali sono completamente esentasse, mentre l’isola di Cipro offre una delle tassazioni sui redditi da pensione più favorevoli d’Europa, con un’aliquota del 5% per tutti gli importi provenienti dall’estero che superano i 3420 euro. Al di sotto di questo livello, le pensioni sono esentasse.

In Romania, la tassazione per i pensionati è al 10%, simile a quanto avviene in Bulgaria, ma in quest’ultimo paese è richiesta anche la cittadinanza per beneficiare dell’agevolazione fiscale.

Tra le destinazioni preferite dei pensionati italiani c’è anche la Thailandia, che offre tasse agevolate. In Thailandia, i cittadini stranieri possono godere di un regime fiscale favorevole sul trattamento previdenziale lordo, con un’imposta che rappresenta solo il 20% dell’importo, risultando in un prelievo totale di circa il 5%.

Queste alternative offrono agli italiani in pensione una varietà di opzioni per pianificare la loro pensione in un ambiente fiscale più favorevole rispetto a quanto ora offerto dal Portogallo.

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